Il crimine online mira sistematicamente a compromettere gli account degli utenti con strumenti sempre più sofisticati. L’obiettivo principale degli hacker resta quello di ottenere informazioni di ingente valore come password, dati bancari e personali. In questo modo gli hacker possono accedere indisturbati ai conti correnti delle loro vittime, oppure ricattare utenti inconsapevoli. Una delle tecniche più utilizzate a tal fine è quella dello spoofing. Lo spoofing è la falsificazione di un’identità virtuale con scopi malevoli. Gli hacker si spacciano per un’istituzione, per un brand noto, per un’entità o una persona di fiducia, invitando l’utente a condividere informazioni sensibili per appropriarsi quindi delle sue credenziali. Gli utenti agiscono credendo di ricevere un’email legittima da parte di un mittente conosciuto, ma vengono tratti in inganno. DMARC è un sistema di validazione dei messaggi di posta elettronica che permette di limitare lo spoofing, garantendo una comunicazione sicura via email. Vediamo più nel dettaglio cos’è il sistema DMARC e a cosa serve.
Cos’è il DMARC?
DMARC è una sigla che sta per Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance. È un protocollo di posta elettronica che protegge gli indirizzi di posta elettronica e i relativi domini dall’uso improprio che possono farne terzi. Questo sistema permette, infatti, di determinare se una email viene inviata da una persona reale, o meno. Questo metodo di autentificazione è fondamentale per proteggere tanto i mittenti che i destinatari da spoofing, phishing e spam. Il sistema si basa sull’utilizzo di due protocolli esistenti ovvero l’SPF (Sender Policy Framework) e il protocollo DKIM (DomainKeys Identified Mail). Questi due protocolli presi singolarmente hanno una portata limitata. Utilizzati insieme a DMARC, invece, si rivelano uno strumento preziosissimo per la protezione delle caselle di posta elettronica.
Come funziona il DMARC?
I record DMARC sono un elemento essenziale per proteggere le comunicazioni via email. Protegge il dominio email dall’invio di messaggi non autorizzati e permette di identificare chi utilizza un dominio email per inviare messaggi non autorizzati. DMARC si inserisce nei processi di autenticazione delle email in entrata, aiutando il destinatario a comprendere se un messaggio è in linea con l’identità del mittente. Se il messaggio non è allineato, il server di destinazione può procedere con la verifica del record DMARC, al fine di ottenere informazioni in merito alla gestione del messaggio ricevuto, utilizzando SPF, DKIM e filtri anti-spam in una configurazione comune. Il flusso in cui il DMARC si inserisce generalmente è questo:
- Il mittente invia un’email
- Il server di invio procede inserendo un’intestazione DKIM, per poi inviare l’email al destinatario
- L’email supera i test di convalida standard, come le liste di blocco IP, i test di reputazione, i limiti di frequenza, ecc.
- Il server di destinazione recupera i domini DKIM basandosi sull’intestazione, l’indirizzo che ha mandato il messaggio tramite SPF e applica quindi i criteri DMARC, facendo quindi passare l’email. L’email verrà messa in quarantena o rifiutata, inviando un report al server del mittente. Si valuta quindi se l’intestazione DKIM è valida, se le intestazioni dei messaggi mostrano il giusto allineamento del dominio e se il messaggio proviene da un indirizzo IP accettato secondo il record SPF.
- Una volta che l’email avrà superato i filtri anti-spam seguirà poi i processi standard.
Semplifica la configurazione del DMARC con LetsDMARC
LetsDMARC ti aiuta a semplificare considerevolmente la configurazione di DMARC, per garantirti la protezione del tuo dominio attraverso approfondimenti istantanei sui flussi di posta elettronica. Questo ti permetterà di impedire che email contraffatte vengano recapitate a tuo nome. Aumenterà i tassi di consegna delle email autentiche, tutelando la reputazione del tuo dominio. Inoltre, azzera il record SPF con macro, nascondendo le origini di invio e permettendo di superare il limite di 10 record. La configurazione avviene attraverso una console dall’interfaccia intuitiva, che permette di gestire agevolmente le policy DMARC, DKIM e SPF, anche senza essere in possesso di competenze DNS.
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