Addio alla PEC, inizia l’era della REM

Addio alla PEC, inizia l'era della REM

Addio alla PEC, inizia l'era della REM

Entro giugno 2024 tutte le caselle di posta elettronica certificata (PEC) dovranno essere trasformate in caselle Registered Electronic Mail (REM). La PEC scomparirà, per essere sostituita da un nuovo modello che garantisce più sicurezza e interoperabilità a livello europeo. Approfondiamo come e vediamo quali saranno i cambiamenti per gli utenti.

 

La PEC, la Posta Elettronica Certificata

Il sistema della Posta Elettronica Certificata è nato nel 2005 e negli anni si è consolidato con successo. È diventata uno strumento irrinunciabile per le interazioni elettroniche sicure tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Secondo AgID nel mese di giugno 2022 in Italia risultavano attive circa 14 milioni e mezzo di caselle di posta elettronica certificata. La PEC ha permesso di attribuire ai messaggi di posta elettronica lo stesso valore legale che ha una raccomandata con ricevuta di ritorno. Non solo, ma ha reso anche impossibile modificare messaggi e allegati ricevuti, garantendo quindi l’autenticità di una corrispondenza. Tuttavia, è bene segnalare che dal 2005 il sistema PEC non ha subito sostanziali modifiche, restando indietro rispetto agli standard normativi dell’Unione Europea.

 

Il nuovo Regolamento eIDAS e i nuovi standard europei

Il Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) – Regolamento UE n° 910/2014 sull’identità digitale mette in dubbio la conformità della PEC. Questa, infatti, non permette di certificare tanto l’identità del mittente che quella del destinatario. Inoltre, gli allegati inviati con un messaggio PEC in sede di giudizio vengono considerati come privi di sottoscrizione, se privi di apposizione di firma digitale. La PEC non accerta in maniera incontrovertibile l’integrità e l’autenticità di un documento. Ne consegue che non può essere riconosciuta come “servizio elettronico di recapito certificato” (SERCQ), ma solo come “servizio di recapito certificato” (SERC).

 

Il passaggio da PEC a REM, Registered Electronic Mail

Con la pubblicazione del già citato regolamento eIDAS n. 910/2014, i gestori italiani hanno iniziato la migrazione da PEC a REM. Questa migrazione dovrà concludersi entro giugno 2024. La REM (Registered Electronic Mail) garantirà l’interoperabilità a livello europeo dei meccanismi di scambio di posta elettronica, offrendo le stesse garanzie a tutti i cittadini e a tutte le imprese di ciascuno stato membro dell’Unione Europea. Questo passaggio è molto importante perché estenderà la possibilità di attribuire valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno anche ai messaggi scambiati al di fuori dell’Italia, certificando l’autenticità del messaggio di posta e dei suoi allegati, impedendone l’alterazione.

 

Cosa fare per passare dalla PEC alla REM?

Per attuare la transizione dalla PEC alla REM, i gestori dei servizi di posta elettronica certificata dovranno accertare l’identità del soggetto che attiva la casella di posta, esattamente come avviene per l’attivazione di servizi come lo SPID. Tutte le caselle PEC attive dovranno essere trasformate in REM. Se questo non avverrà saranno disattivate, o potranno essere comunque utilizzate come sistemi di posta elettronica ordinaria (i messaggi di queste caselle saranno quindi privi di validità legale).
Di base, gli utenti in possesso di un account PEC attivo dovranno solo seguire il percorso di migrazione prevista dal loro gestore di posta elettronica. Vi sarà un passaggio in più nella verifica e nella certificazione dell’identità dell’utente, per garantire maggiore sicurezza si prevede l’attivazione dell’autenticazione a due fattori. Tuttavia, dal punto di vista dell’utilizzo dell’interfaccia non si prevedono cambiamenti significativi.