Il mailbombing è una tecnica di attacco informatico che sfrutta il sovraccarico del sistema di posta elettronica di un destinatario attraverso l’invio massivo e ripetuto di email. Sebbene possa sembrare un attacco semplice e rudimentale, le conseguenze possono essere devastanti, soprattutto per un’email aziendale, compromettendo la comunicazione, la produttività e la sicurezza dei dati.
Conosciamo meglio questo tipo di minaccia, analizzando le sue modalità d’esecuzione, i rischi per la sicurezza aziendale e le strategie di difesa.
Cos’è il mailbombing?
Come già accennato, il mailbombing è una tecnica di attacco informatico che si basa sull’invio di una quantità massiva di email verso un unico indirizzo o dominio. L’obiettivo principale è quello di saturare il sistema di posta elettronica, rendendolo inutilizzabile. Gli effetti del mailbombing possono variare da semplici rallentamenti nell’elaborazione delle email a veri e propri blocchi operativi, causando la perdita di messaggi importanti e il rischio di compromettere dati sensibili.
Questo tipo di attacco può essere perpetrato in diversi modi:
- Flooding: l’invio simultaneo di un’enorme quantità di email, spesso utilizzando botnet o script automatizzati.
- Subscription bombing: la registrazione automatica dell’indirizzo email della vittima a una moltitudine di servizi online, generando un’ondata di messaggi di conferma o notifiche.
- Email bombing con spoofing: gli hacker manipolano l’indirizzo del mittente per nascondere l’origine dell’attacco, rendendo difficile il blocco delle email.
I rischi del mailbombing per le email aziendali
Per un’email aziendale, il mailbombing rappresenta una minaccia significativa. Oltre al sovraccarico dei server di posta, può causare danni operativi, economici e reputazionali. Tra i principali rischi:
- Blocco della comunicazione interna ed esterna: le email legittime potrebbero non essere recapitate, impedendo lo scambio di informazioni critiche.
- Esposizione a minacce secondarie: durante un attacco di mailbombing, è possibile che i cybercriminali utilizzino email infette da malware per infiltrarsi nei sistemi aziendali.
- Perdita di produttività: i dipendenti potrebbero perdere tempo prezioso cercando di distinguere i messaggi legittimi da quelli generati dall’attacco.
- Costi aggiuntivi: ripristinare i sistemi e implementare soluzioni di sicurezza può comportare spese significative.
- Danni reputazionali: la percezione di un’azienda vulnerabile può minare la fiducia di clienti e partner.
Come prevenire e mitigare il mailbombing
Affrontare un attacco di mailbombing richiede una combinazione di prevenzione, rilevamento e risposta tempestiva. Email Security di
Un monitoraggio costante del traffico email consente di rilevare anomalie, come un improvviso aumento del volume di messaggi. Strumenti avanzati di analisi possono aiutare gli amministratori IT a identificare un attacco in corso e a intervenire rapidamente. Inoltre, mantenere backup regolari delle email aziendali garantisce che i dati critici possano essere recuperati in caso di attacco.
Il mailbombing è una minaccia che non deve essere sottovalutata, soprattutto nell’ambito dell’