La digitalizzazione ci ha portato tantissimi vantaggi, anche dal punto di vista dell’impatto dei consumi. Ci ha portato, ad esempio, a ridurre significativamente il consumo di carta: oggi sono sempre di più le attività paper-free. Questo fenomeno contribuisce a fermare il disboscamento e a ridurre l’inquinamento industriale. Si è calcolato che una singola email necessiti solo dell’1,7% dell’energia generalmente impiegata per spedire una tradizionale lettera cartacea. Tuttavia, non possiamo pensare che la comunicazione non abbia la sua impronta ecologica: la produzione dei dispositivi informatici che utilizziamo ha la sua impronta ambientale e lo stesso dobbiamo dire anche della produzione di elettricità che utilizziamo per ricaricarli. Lo stoccaggio virtuale dei nostri messaggi nei server ha un impatto sull’ambiente. Inoltre, la semplicità e la velocità di invio della posta elettronica ci porta a scrivere un grande numero di messaggi giornalieri, spesso non necessari. Secondo un report di OVO energy, il 72% dei cittadini britannici ignora il fatto che anche spedire questo genere di messaggi abbia un impatto sull’ambiente. Vediamo più nel dettaglio in che modalità e quanto inquinano le email.
Lo studio dell’Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia
L’Ademe, Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia, ha deciso di quantificare l’impatto effettivo della comunicazione digitale. Quanto incide la posta elettronica sul nostro consumo di energia e sull’inquinamento ad esso correlato? La risposta è piuttosto sorprendente: inviare 8 email produce la stessa quantità di emissioni di anidride carbonica che si avrebbe percorrendo un chilometro di strada in automobile. In termini più specifici, l’invio di una email da 1 Megabyte produce circa 19 grammi di CO2. Questa quantità viene calcolata stimando il consumo energetico del computer da cui si invia il messaggio, sommandolo a quello dei server che lo immettono nel traffico della rete. L’agenzia francese ha preso a modello un’impresa con 100 dipendenti, che in media inviano a testa 33 messaggi di posta al giorno. Stimando un’attività annua di 220 giorni lavorativi, l’utilizzo della posta elettronica di quella ditta produrrebbe approssimativamente 13,6 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente di 13 viaggi andata e ritorno da Parigi a New York. La cosa è piuttosto impressionante, se consideriamo che ogni 24 ore inviamo circa 190 miliardi di email, secondo le stime raccolte dagli analisti di Radicati Group.
Secondo uno studio del 2010 del ricercatore Mike Berners-Lee, intitolato “How bad are bananas: the carbon footprint of everything”, una sola email di testo produce 4 grammi di CO2. Se la mail dispone di allegati può arrivare a produrre anche 50 grammi di CO2. Secondo questi dati, inviare 65 email equivarrebbe a guidare un chilometro in automobile. In media ognuno di noi invia una quantità di email equivalenti a 136 chilogrammi di CO2, praticamente un viaggio in automobile di 320 chilometri.
Gli accorgimenti per un uso consapevole della posta elettronica
Questi dati non devono portarci a demonizzare l’utilizzo della posta elettronica, ma devono farci riflettere con consapevolezza sull’utilizzo di questo strumento. Tutti possiamo fare un uso intelligente della posta elettronica seguendo piccolissimi accorgimenti. Ad esempio, prima di inviare un messaggio, riflettiamo su quanto questo invio sia veramente necessario. Rileggiamolo attentamente per evitare errori e conseguenti messaggi di rettifica. Evitiamo i CC se non sono strettamente necessari: coinvolgere altri soggetti in scambi di email in cui non hanno parte attiva contribuisce a generare una serie di email completamente inutili. Se una corrispondenza diventa troppo fitta, forse è meglio optare direttamente per un meeting online, o dal vivo. Occorre inoltre ricordare di svuotare periodicamente la mailbox perché tutte le email che vi sono conservate occupano spazio su server e richiedono quindi un importante consumo energetico.
In quest’ottica, diventa importante anche scegliere con consapevolezza di quali servizi di posta elettronica avvalersi. Noi di ilger.com abbiamo aderito al Climate Neutral Data Center Pact. Da anni siamo impegnati nell’obiettivo di ottenere la neutralità climatica dei nostri data center entro il 2030. Per saperne di più, contattaci subito e ricevi una consulenza personalizzata Zimbra, scopri tutti i servizi di Zimbra Posta Elettronica.